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Capitolo 69
Capitolo 69
Nome Capitolo 69
Postato il 30 Ottobre 2012
Titolo I Cacciatori di Cavalieri! Un Nuovo Bersaglio nel Mirino!!


Il Capitolo 69 intitolato I Cacciatori di Cavalieri! Un Nuovo Bersaglio nel Mirino!! è il Sessantanovesimo e Settimo Capitolo della seconda serie della Fan Fiction.

Capitolo[]

Alle 11 dello stesso giorno in cui Gaara aveva combattuto contro Hancock e poi era stato raggiunto da quel misterioso individuo che sembrava aver riconosciuto, su un isola di quello stesso Universo, più precisamente a Marijoa, c’era un uomo che, all’interno del suo ufficio, stava gestendo i vari eventi che stavano accadendo nel suo mondo… era Monkey D. Dragon, il padre di Luffy, che in tutti quegli anni non era cambiato affatto!!
Dopo la guerra che era scaturita a causa del ritrovamento del One Piece, il Rivoluzionario era riuscito a strappare la vittoria insieme a suo figlio e ai suoi alleati e, dopo la caduta del Governo Mondiale che aveva gestito una specie di dittatura non apparente, aveva preso in mano le redini del pianeta divenendo il nuovo Leader indiscusso e creando così una democrazia dove la pace e l’uguaglianza avevano regnato per dieci anni… certo quel lavoro era parecchio faticoso considerando che doveva tenere d’occhio tutti i paesi del mondo (tutti nessuno escluso avevano aderito al suo Governo), ma il fatto che grazie a lui tutti fossero in tranquillità lo spingeva ad andare avanti e a continuare a gestire la politica che aveva instaurato dopo 800 anni di tirannia.
Tuttavia, nonostante la calma che regnasse nella sua terra e in tutto il mondo in generale, l’ex Leader dei Rivoluzionari aveva comunque una strana sensazione, come se da qualche giorno stesse accadendo qualcosa di molto strano da qualche parte dell’Universo… come se… una nuova minaccia stesse incombendo su tutti loro *Uno strano presentimento che non ho da 10 anni a questa parte, chissà da cosa è scaturito…*
Proprio in quel momento entrò nel suo ufficio (posto dove un tempo c’era quello dei 5 Astri di Saggezza) un uomo di circa 60 anni in abiti civili… era Sengoku!! Certo, nonostante l’età aveva soltanto qualche capello bianco, ma tutto sommato non era cambiato molto neanche lui in tutti quegli anni.
Appena entrato nella stanza, raggiunse immediatamente il figlio del suo vecchio amico ormai deceduto e gli chiese “Perché mi hai convocato? Cosa vuoi da me?” a quanto pare, nonostante si fosse schierato contro il Governo Mondiale ai tempi dopo aver saputo di ciò che stavano progettando alle spalle dei paesi a loro affiliati, non riusciva a vedere Dragon come qualcosa al di fuori del peggior criminale del mondo, anche se tutto sommato andava considerato che la sua era più una fissazione che un dato concreto…
Il padre di Luffy, vedendo arrivare l’ex Grand’Ammiraglio, lo salutò immediatamente “Salve Sengoku, speravo che accettassi il mio invito, per cui visto che ci sei salto i convenevoli e passo subito al sodo!” dopo aver detto questo, si alzò in piedi e, avvicinandosi ad una delle enormi finestre che si trovavano nella stanza, proseguì il suo discorso dicendo “Il Governo che ho creato sta procedendo bene fino ad ora, ma il lavoro è sempre più impegnativo e mi ci vorrà ancora parecchio tempo per rimediare ai danni che hanno causato i 5 Astri di Saggezza… e per questo ho deciso di farti mio nuovo consulente, se deciderai di accettare la carica ovvio!”
L’ormai anziano aveva capito che il nuovo Leader del mondo aveva preso quella decisione soprattutto per il legame che aveva ai tempi con Garp che era nientemeno che il padre di Dragon, ma qualunque fosse la ragione per cui aveva preso quella decisione lui decise di declinarla “Mi spiace, ma rifiuto: ormai mi sono ritirato in maniera definitiva e voglio godermi i pochi anni che ho ancora da vivere. Nonostante il legame di amicizia che avevo con tuo padre, non me la sento di prendere in mano la gestione del mondo insieme a te considerando l’età che ho…”
L’ex Rivoluzionario capì la sua scelta, e proprio per questo non ebbe niente da ridire “Ok, come vuoi, non insisterò ulteriormente…”
In quel momento altre due persone irruppero nella stanza aprendo la porta e avvicinandosi ai due che si trovavano già al suo interno… erano Emporio Ivankov, il Capo delle Forze Militari del Governo, e Inazuma, il suo sottoposto, e nessuno dei due era minimamente cambiato da 10 anni a quella parte.
“Speravo di trovarti qui Dragon… Sengoku? E lui che ci fa qui?” chiese il regino al suo superiore vedendo l’ex Grand’Ammiraglio nella sala.
Il Leader del Governo Mondiale, dopo qualche attimo di silenzio passato ad osservare la città di Marijoa fuori dalla finestra, voltò finalmente il suo sguardo verso gli altri 3 presenti in quella stanza e rispose al drag-queen dicendogli “Sono stato io a chiedergli di venire qui, non c’è nessun pericolo… voi piuttosto, come mai siete qui? Spero che sia importante visto che ho molte pratiche da svolgere…” lui aveva più volte insistito di essere disturbato durante il giorno solo per notizie della massima urgenza, e proprio per questo aveva messo in guardia il suo sottoposto su questo particolare, soprattutto considerando che era in riunione con l’ex amico di suo padre…
Però questa volta avevano un buon motivo per entrare così di punto in bianco nel suo enorme ufficio, infatti Ivankov svelò “Non è importante… è di più! Abbiamo ricevuto un rapporto tramite lumacofono dalla nostra compagna che abbiamo mandato ad Amazon Lily affinché ci avvisasse di possibili pericoli sull’isola!” tutto ciò l’avevano fatto con l’approvazione di Hancock e delle Kuja, per cui loro erano al corrente del fatto che una loro compagna fosse un alleata di Dragon.
Quest’ultimo, che aveva rizzato le orecchie sentendo quelle parole, chiese “Prosegui…”
Stavolta fu Inazuma, con in mano il suo solito bicchiere pieno di vino, a parlare “Ci ha riferito che stamattina hanno trovato nella foresta un individuo che è stato processato seduta stante davanti all’Imperatrice Pirata… questo tipo ha sconfitto le due sorelle in poco tempo e ha tenuto testa alla Principessa Serpente senza alcun problema…”
“E come si chiamava questo individuo?” anche Sengoku stava cominciando ad interessarsi all’argomento.
Ivankov, dopo essere rimasto in silenzio per pochi secondi, svelò ad entrambi il nominativo di quel tipo “Ci sono rimasto di sasso quando l’ho sentito… il suo nome… era Gaara!!”
“Cosa?!” sia Dragon che l’ex Grand’Ammiraglio ci rimasero di stucco: entrambi conoscevano quell’uomo in quanto avevano letto il romanzo scritto da Nami e sapevano che era colui che aveva aiutato Garp a combattere l’Esercito 10 anni prima… ma sapevano anche che apparteneva ad un altro Universo…
“Com’è possibile che sia qui? Appartiene ad un altro mondo e le Porte degli Universi sono sparite…” fu ciò che disse l’ex Marine ancora senza parole per ciò che aveva detto il regino.
Il padre di Luffy invece, stringendo i pugni, capì il motivo per cui da qualche giorno aveva una strana sensazione di pericolo, ed era sicuro che centrasse con l’apparizione del Ninja nella loro dimensione “… C’è altro?”
“Sì, dopo lo scontro tra Gaara e l’Imperatrice Pirata, è giunto sull’isola un altro individuo che ha portato via con sé loro due e una bionda del luogo chiamata Margaret… utilizzando un varco oscuro!!” svelò ulteriormente l’ex Rivoluzionario col bicchiere di vino in mano.
Un'altra notizia che lasciò increduli i due interlocutori: i corridoi dell’oscurità erano utilizzati soprattutto da coloro che avevano ceduto alle forze oscure nell’Universo dove si trovava la Fortezza Oscura, e per cui… “Devo dedurre che quell’individuo che li ha portati via proveniva dalla dimensione di Sora e dei suoi amici, giusto?”
“Lo sappiamo per certo, perché quel tipo ha detto di chiamarsi…” e in poco tempo Ivankov svelò l’identità dell’uomo col soprabito nero indossato dai Nessuno che hanno mantenuto il loro corpo… e ancora una volta i due ci rimasero di sasso, proprio come Emporio e Inazuma appena ne erano venuti a conoscenza… e questo perché… 3 delle 4 persone presenti in quella stanza l’avevano già incontrato in passato!!
“Lui? Ma… che diamine…” Dragon stava cominciando a preoccuparsi seriamente: prima Gaara, e ora anche lui… c’era qualcosa che non andava, e non solo nel loro mondo, ma anche negli altri Universi, altrimenti non si spiegava la loro presenza in quella dimensione.
Purtroppo però Ivankov non aveva ancora finito, doveva comunicare anche un'altra brutta notizia di cui era venuto a conoscenza il giorno prima e che non aveva avuto il coraggio di riferire al suo superiore “Beh, già che ci sono ti dico anche un'altra cosa che ho saputo ieri… il nostro compagno al Villaggio Foosha ci ha riferito che la scorsa mattina un individuo che si fa chiamare Maschera di Ghiaccio ha sconfitto Smoker… ed è riuscito a rapire Luffy!!”
“Luffy? Ma lui è il Re dei Pirati, come ha potuto qualcuno rapirlo e al tempo stesso sconfiggere il Grand’Ammiraglio?!” in effetti a Sengoku la cosa non quadrava: per riuscire in un impresa del genere quell’uomo doveva essere a dir poco fortissimo.
Il nuovo Leader del mondo invece, sudando freddo, comprese appieno il significato della strana sensazione che aveva… era legata a suo figlio tragicamente rapito la mattina prima!! *Luffy…* sperando in cuor suo che sua nuora e sua nipote fossero salve, diede un nuovo ordine al regino e a Inazuma “Andate ad avvertire i nostri compagni sparsi in tutto il mondo di tenere gli occhi aperti e di avvisarci al minimo segno di pericolo! Sta succedendo qualcosa in tutti gli Universi e dobbiamo tenere gli occhi aperti per capire cosa!!”
“Si signore!!” senza dire altro, i due annuirono e uscirono dalla stanza per fare ciò che il loro superiore aveva ordinato.
Mentre Sengoku lo guardava quasi severamente per capire cosa stava pensando, Dragon si risedette sulla sedia davanti alla sua scrivania e tornò a pensare… stava accadendo qualcosa di a dir poco terribile, di questo ne era sicuro perché il rapimento di suo figlio e la comparsa di due uomini provenienti da altri Universi non poteva che far presagire questo… e lui sapeva che da quel momento in poi avrebbe dovuto stare molto attento a ciò che sarebbe accaduto… perché quasi sicuramente avrebbero cambiato le sorti di tutte le dimensioni!!

Nello stesso momento, in un mondo totalmente diverso dal loro, c’era una piccola isola in mezzo all’oceano che era ignara di ciò che stava accadendo nel loro e negli altri Universi, qui infatti la vita scorreva tranquilla e la piccola famigliola che abitava la casetta che si trovava in mezzo a quel pezzo di terra passava le sue giornate in svariati modi… naturalmente essa non era altro che la Kame House e coloro di cui stiamo parlando erano nientemeno che Crilin e la sua famiglia!!
Il migliore amico di Goku in tutti quegli anni non era cambiata affatto ed era rimasto quasi uguale a com’era ai tempi delle lotte contro l’Esercito e il Signore del Male, l’unica cosa che lo differenziava erano gli abiti che erano più eleganti, sembrava quasi che avesse deciso di lasciar perdere le lotte e di ritirarsi definitivamente, visti tutti i guerrieri che erano di gran lunga più forti di lui.
Tra di loro c’era anche sua moglie nonché una delle reincarnazioni dei Cavalieri della Speranza, più precisamente C-18, la quale non era cambiata proprio come il marito, ma questo era ovvio visto che stavamo parlando di un Cyborg che si mantiene giovane per sempre, tuttavia aveva comunque cambiato pettinatura e adesso aveva dei capelli più corti e a caschetto rispetto a 10 anni prima, inoltre anche l’abbigliamento era diverso: adesso indossava una maglietta senza maniche rossa, dei pantaloni grigi-gialli, delle scarpe con tacco viola e aveva attorno al collo una collana di perle regalatale molto probabilmente dal terrestre con cui condivideva la vita.
Infine, anche la loro figlia Marron era molto cresciuta: nonostante da piccola non presentasse il naso proprio come suo padre, ora ne aveva uno, inoltre indossava un lungo abitino rosso, delle scarpe bordeaux e i capelli lunghi racchiusi in due trecce laterali; ormai era diventata una ragazza a tutti gli effetti, anche se era ben lontana dal pensare ai ragazzi come molti possono supporre, difatti era ancora interessata ai videogiochi e a cose del genere e proprio in quel momento si stava divertendo con una specie di PSP sdraiata sul divano.
La madre invece, del tutto svogliata forse per la noia che sovrastava quei giorni secondo lei, era seduta sull’altro divano della Kame House a leggersi un libro, non quello scritto da Gohan che conosceva ormai a memoria ma un altro: il fatto che il Sayan avesse riportato fedelmente tutto ciò che era accaduto 10 anni prima durante le loro avventure contro l’organizzazione malvagia capitanata da Xehanort e il creatore dell’oscurità in persona la rendeva molto soddisfatta, e anche il ruolo che aveva all’interno del romanzo le piaceva, ma era anche dell’idea che non era il caso di soffermarsi troppo su quel racconto e anche di scoprire altre storie, anche se il libro scritto dal figlio di Goku era stato campione di incassi, forse proprio perché si basava su fatti realmente accaduti e che tutti bene o male erano rimasti coinvolti nella battaglia.
Crilin, distaccato dalla moglie e dalla figlia, stava guardando fuori dalla finestra e sembrava visibilmente preoccupato, forse anche lui come Goten si era accorto che l’aura del suo migliore amico era improvvisamente scomparsa e non era più riapparsa e, per questo, si stava domandando che cosa fosse accaduto al Palazzo di Dio…
Ad un certo punto C-18, notando che da troppo tempo il marito era lì fermo e immobile, decise di provare a parlargli senza mai però schiodare lo sguardo dal libro che stava leggendo “Mi dici cos’hai? E’ da minuti che stai lì come se avessi la testa chissà dove…”
Il migliore amico di Goku, sentendo la domanda della moglie, le rispose dicendo “In effetti sì, c’è qualcosa che non capisco e che mi sta facendo preoccupare…”
”E che cosa sarebbe?” insistette ulteriormente la bionda.
Così, senza pensarci due volte, Crilin svelò alla donna il motivo della sua ansia “Proprio ieri mattina ho percepito qualcosa di davvero molto strano, infatti, quando ho cercato il Ki di Goku, non sono riuscito a trovarlo nonostante sapessi che era al Palazzo di Dio per allenare Ub…”
”E mi dici qual è il problema? E’ probabile che l’abbia portato su un altro pianeta per allenarlo meglio, non va esclusa questa ipotesi!”
”E’ vero… però, poco dopo, anche quelle di Piccolo e Ub si sono volatilizzate nel nulla… e anche quella di Pan… non capisco il motivo, 4 auree come le loro non possono svanire una dietro l’altra senza un apparente motivo…”
Anche C-18 cominciò a capire che in effetti la cosa era alquanto strana: la sparizione di Goku e del suo allievo poteva essere giustificata come semplice allenamento su un altro pianeta dell’Universo, e forse anche quello della nipotina del Sayan… ma perché anche il Namecciano avrebbe dovuto seguirli se anche lui aveva deciso di interrompere gli allenamenti? La cosa che non tornava era proprio quella per quanto le riguardava…
E anche al marito la cosa pareva sospetta, tanto che avrebbe voluto lui stesso andare a controllare se era tutto a posto, glielo si leggeva in faccia… e proprio per questo la bionda gli disse “Se ti interessa vai pure al Palazzo di Dio per accertarti che tutto vada bene, lo si capisce lontano un miglio che vuoi farlo!”
Crilin, sorpreso del fatto che la moglie avesse capito cosa intendeva fare, gli chiese “Ma come facevi a saperlo?”
“Ti conosco ormai…” fu l’unica cosa che gli rispose dopo avergli dato una seconda breve occhiata ed essere tornata successivamente a leggere il suo romanzo… il tutto mentre Marron continuava a giocare disinteressata dall’argomento, forse perché era convinta che Pan e tutti gli altri se la sarebbero comunque cavata da soli…
Tuttavia tutti lì erano ignari del fatto che la risposta ai loro quesiti sarebbe arrivata immediatamente… visto che era imminente un attacco da parte di qualcuno alla Kame House!!

Infatti, qualche minuto dopo quella conversazione, un varco oscuro venne aperto sulla spiaggia davanti all’entrata della casetta che si trovava sull’isola e da esso vi uscì qualcuno: era un uomo con dei pantaloni arancioni a strisce nere, gli occhi azzurri, una cuffia bianca che indossava sopra i capelli, dei lobi delle orecchie talmente lunghi che gli arrivavano al petto e aveva sulla schiena 4 tamburi con delle tomoe raffigurate e in mano un bastone giallo.
Non appena ebbe varcato la soglia e fu arrivato in quel luogo, il corridoio dell’oscurità si chiuse dietro di lui, nel frattempo il misterioso individuo squadrò con il suo sguardo tutta l’area circostante, notando che era una minuscola isola in mezzo all’oceano quasi come se fosse ben lontana dal resto del mondo… e questo a lui non poteva fare altro che comodo “Che posto squallido, come può una reincarnazione dei Discendenti della Luce vivere qui? Bah, questo non me ne deve importare, adesso è meglio attirare l’esca fuori da quell’edificio!” lo aveva chiamato così perché non definiva quella baracca una “casa”.
Successivamente, deciso a far uscire allo scoperto la sua preda, cominciò a caricare sulla sua mano destra una strana energia, come se fosse una scarica elettrica, e appena fu pronta la sparò dritta verso il cielo, continuando comunque a tenere l’arto puntato verso il cielo.
“El Thor!” non appena ebbe detto questo, il misterioso individuo abbassò velocemente la mano, facendo scendere dritta nell’oceano una potentissima scarica elettrica ad altissimo voltaggio dalla forma cilindrica che, andando a schiantarsi nel mare, causò una terribile reazione a catena che frisse praticamente tutte le forme di vita marine nelle vicinanze, che cominciarono così a galleggiare ormai stecchite.
“E ora non ci resta che aspettare qualche secondo che si accorgano del rumore e dei morti…” fu ciò che concluse l’uomo con un sorriso diabolico in volto.
Non ci volle molto a Crilin e a tutti gli altri per capire che stava succedendo qualcosa “Ma che… cos’era quel fulmine a ciel sereno!” essendo attaccato alla finestra, l’uomo aveva visto direttamente quello spettacolo orribile e ne era rimasto sconvolto a dire poco.
Anche C-18 e Marron sentirono il terribile frastuono causato dall’attacco elettrico del nuovo arrivato e accorsero immediatamente a vedere a fianco del migliore amico di Goku “Che cos’era?” chiede la ragazza spaventata a morte.
“Non lo so… ma non mi convince affatto!” fu ciò che rispose il padre stringendo i pugni: quello non poteva essere un fenomeno naturale visto che il cielo era privo di nuvole e c’era un sole che spaccava le pietre… per cui c’era solamente una soluzione…
“Deve essere un attacco, andiamo fuori a vedere!” fu la moglie ad anticiparlo svelando quello che era la realtà dei fatti e catapultandosi fuori dalla Kame House insieme a Crilin e alla figlia… l’unico che sembrava non essersi accorto di niente era Muten, che già in passato aveva dimostrato di continuare a dormire nonostante ci fosse l’apocalisse in corso…
Appena ebbero varcato la soglia, videro colui che aveva causato quella specie di tuono che aveva letteralmente arrostito tutti quei pesci “Bene, ci avete messo anche meno di quello che pensavo!” fu ciò che disse l’uomo senza togliere il suo sorriso diabolico dal volto.
“E quello chi è?” fu ciò che chiese Marron osservando spaventata il nuovo arrivato: anche lei aveva capito che era stato lui a fare quel rumore prima, soltanto che non l’aveva mai visto prima di allora e voleva capire chi fosse…
Ma non era certo l’unica, infatti anche Crilin gli chiese “Chi sei tu?” dalle sue parole si evinceva che avesse fatto tutto quello soltanto per attirare la loro attenzione, e voleva capire il motivo.
Il nuovo arrivato, poggiandosi il bastone che teneva con la mano sinistra sulla spalla della suddetta parte, esclamò sorridendo “Mi chiamo Ener, ma per voi sono Dio, comuni mortali!”
Ener… dove aveva già sentito questo nome? A C-18 venne lo strano dubbio di aver già udito quel nominativo una volta *Che strano, mi sembra di ricordare qualcosa…* soltanto dopo qualche secondo si ricordò e, per questo, esclamò subito “Ma certo, Nami mi ha parlato di te: sei Ener, il possessore del Frutto Rombo Rombo o roba del genere…”
“E così mi conoscete già, perfetto risparmierò tempo… anche se sentire il nome di quella mortale che insieme al ragazzo di gomma ha causato la mia sconfitta mi manda in bestia…” in un attimo delle scariche elettriche cominciarono a pervadergli il corpo: i ricordi della sua sconfitta per mano di Luffy lo perseguitavano in quanto era stato umiliato da un comune mortale, e questo non poteva assolutamente accettarlo!!
Ciò non toglieva che la presenza dell’ex divinità di Skypiea lì era del tutto fuori luogo “Ma allora, se a parlarne è stata Nami, significa che proviene dal suo mondo… che diamine ci fa qui?!” in effetti Crilin non se lo sapeva spiegare, soprattutto considerando che le Porte degli Universi si erano dissolte per l’eternità.
Fu lo stesso uomo a rispondergli dicendo “Beh mi sembra chiaro… sono qui per lei!” e puntò il dito verso C-18 “Se collaborerai non ti farò niente: sei una delle reincarnazioni dei Discendenti della Luce, e per cui servi viva!!” era venuto per prelevare la Cyborg, a quanto pare era lei il nuovo bersaglio…
“Cosa? E perché la vorresti rapire?” chiese allora Marron spaventata per come si stava evolvendo la situazione.
Ener, con molto disinteresse, rispose “Queste non sono cose che vi devono riguardare. Ora vedi di fare la brava e vieni con me!”
Ma sul serio pensava che la donna sarebbe andata con lui senza fare storie? Quanto si sbagliava… “TE LO PUOI SCORDARE!!!” gridò infatti la bionda sicura di ciò che stava dicendo “Mai e poi mai ti seguirò, qualunque sia la ragione per cui mi vuoi!!”
A quel punto il Dio non poté più continuare ad usare le “buone maniere” e, tornando ad assumere il suo sorrisetto maligno, cominciò a circondare il suo corpo di elettricità pura “Come vuoi, l’hai voluto tu…” a quanto pare intendeva convincerla usando le cattive…
Ma C-18 ovviamente non intendeva rimanere a guardare e, mettendosi in posizione da combattimento, si preparò alla battaglia “Conosco i tuoi poteri e so che sei in grado di generare scariche elettriche… ma questo non mi spaventa per niente!!” in realtà non era proprio così, perché sapeva di essere una Cyborg e, di conseguenza, di rischiare di subire un corto circuito se veniva colpita da uno solo dei suoi attacchi…
Anche Crilin sapeva di questo particolare, e per questo chiese alla moglie “Sei sicura di quello che stai facendo? Se vuoi posso combattere al tuo posto…”
“Non ti preoccupare, io sono una tosta!” replicò però la donna voltando lo sguardo verso il marito e facendogli l’occhiolino per rincuorarlo “In fondo se schivo tutti i suoi attacchi non corro alcun pericolo, stai tranquillo!”
Il terrestre non concordava pienamente con lei visto che sapeva che la velocità del fulmine era uguale a quella del suono e, di conseguenza, la bionda avrebbe dovuto muoversi almeno quanto lui per riuscire ad evitare i suoi colpi, un impresa tutto fuorché facile…
Tuttavia, al contrario suo, Marron sembrava credere nella madre, e le disse subito “Vai mamma! Dai una bella lezione a quel maledetto!”
Il buon umore della figlia sembrò quasi contagiare il migliore amico di Goku, che sorridendo sembrò quasi riacquistare la fiducia nella moglie… in fondo era pur sempre una delle reincarnazioni dei Cavalieri della Speranza, e di conseguenza niente e nessuno poteva fermarla quando iniziava a combattere.
Vedendo che finalmente aveva ottenuto l’approvazione del marito per combattere da sola, C-18 volse di nuovo lo sguardo verso il suo avversario e, convinta più che mai di ciò che stava facendo, gli disse “Preparati a combattere, non mi farò catturare facilmente!!”
“Tsk povera illusa, so bene che mi basta colpirti una sola volta per sconfiggerti… ed è proprio per questo che ti dico che in massimo 2 minuti riuscirò a metterti al tappeto!” mentre lo diceva, Ener aveva anche fatto il segno del due con le dita della mano destra: aveva deciso quel tempo perché conosceva le doti dell’avversario e sapeva che era comunque molto forte… ma sapeva anche che gli bastava aspettare che fosse abbastanza vicina per colpirla… e così sconfiggerla!
Però lei non intendeva farsi mandare al tappeto così facilmente “Questo lo credi tu!!” e, senza perdere ulteriore tempo, si scagliò contro il suo avversario pronta a colpirlo con un pugno.
Lui, nonostante l’imminente impatto, rimase fermo ed immobile ad attenderla al varco, difatti, non appena la donna lo ebbe raggiunto e mandò a segno il suo colpo, esso gli passò soltanto attraverso senza fargli un bel niente “Ci hai provato almeno!”
”Ma cosa…” C-18, così come i due che stavano assistendo alla lotta, ci rimasero di sasso *Gli sono passata da parte a parte senza fargli niente…*
“Che diamine è successo?” chiese a quel punto Marron vedendo che l’attacco della madre non era andato a segno.
Ener, cercando di approfittare del momento a lui favorevole, cominciò a preparare una scarica elettrica sulla sua mano destra “Cominciamo con una debole scossa da un milione di volt…”
Vedendo il pericolo che la moglie stava correndo, Crilin gridò “SPOSTATI DI LI’, PRESTO!!” per fortuna la donna, accortasi in tempo del colpo avversario, riuscì a fare un balzo verso l’alto in tempo per evitare la mossa avversaria che comunque elettrizzò totalmente la sabbia circostante.
“Sei agile…” fu l’unica cosa che le disse il Dio sollevando la testa verso l’alto.
Lei, guardando il suo avversario dal cielo, digrignò i denti: si era appena resa conto che il nemico era intangibile e di conseguenza non sarebbe mai riuscita a fargli qualcosa *Dannazione, come posso batterlo se non posso neanche toccarlo?…*
“Visto che non vuoi scendere… sarò io a venire da te!” dopo aver detto ciò, Ener sfruttò la sua velocità dovuta al Frutto del Diavolo ingerito per raggiungere in un secondo la sua avversaria su nel cielo.
“Era quello che temevo, sa muoversi alla velocità del fulmine…” fu ciò che disse Crilin stringendo i pugni dopo aver notato la notevole rapidità di quell’uomo.
Nel frattempo Ener, puntando la mano destra contro la bionda, dichiarò con un sorrisino maligno in volto “Ed ora eccoti una scarica elettrica da dieci milioni di volt!!”
C-18 però, che all’inizio era rimasta sorpresa dalle capacità dell’avversario di muoversi velocemente, riuscì ad accorgersi in tempo di nuovo della tecnica del nemico e, con grande rapidità, si spostò verso il basso evitando così nuovamente la scossa che gli era stata lanciata contro…
Però sapeva anche che non poteva continuare a scappare per sempre, doveva in qualche modo reagire oppure sarebbe stata catturata molto facilmente… però come poteva farlo se il suo avversario era intangibile ed intoccabile? *Sono in una brutta situazione… come posso venirne fuori?*
A terra, anche Marron e Crilin erano visibilmente preoccupati per le sorti della donna “Ma quello è invincibile, come può la mamma sconfiggerlo?” disse infatti la ragazza posizionando le mani davanti alla bocca per lo spavento.
Anche il terrestre stava stringendo i pugni dalla rabbia e dalla disperazione: non sapeva neanche lui cosa fare per far uscire la moglie da quella bruttissima situazione… almeno inizialmente, perché poi si ricordò di un dettaglio che aveva letto nel libro del figlio del suo migliore amico, un dettaglio che avrebbe potuto aiutarla anche in quella situazione *Aspetta un attimo, questa battaglia sembra uguale a…* e immediatamente gridò alla Cyborg “RICORDATI DEL COMBATTIMENTO TRA GOHAN E KIZARU!!”
Ma la donna aveva altri problemi in quel momento, visto che vedendo il suo ennesimo colpo schivato, Ener aveva tentato di usare il suo bastone per colpirla in faccia, ma lei aveva evitato ulteriormente il colpo *Che cosa intendeva dire con quelle parole?* all’inizio lei non ci arrivò e non capiva che cosa centrava quel combattimento…
Tuttavia, dopo qualche secondo di ragionamento, ci arrivò *Ma certo! Anche lui aveva difficoltà a colpire il suo avversario, ma poi grazie al Ki è riuscito a prenderlo, chissà se…*
“Non ti distrarre, voglio che mi guardi negli occhi mentre ti sconfiggo. Scarica elettrica da 15 milioni di volt!” e, caricando l’ennesimo fulmine sulla sua mano destra, lo sparò sotto forma di raggio cilindrico contro di lei.
Però C-18, capito finalmente come poteva sconfiggerlo, evitò ancora una volta la mossa avversaria e, caricando velocemente un Ki Blast sulla sua mano destra, lo sparò dritto contro il Dio.
Quest’ultimo, sicuro che alla fine non l’avrebbe colpito, rimase fermo pronto a farsi passare da parte a parte… soltanto che, contro ogni sua previsione, l’attacco lo prese in piena faccia provocandogli qualche leggera ferita sul viso!! “Ma che…”
“Centrato!!” il Cyborg, felice di essere riuscito finalmente a colpirlo dopo aver fallito il primo tentativo, sembrava aver riottenuto la speranza di sconfiggere il suo avversario, così come anche Marron e Crilin…
Ma se pensavano che bastasse prenderlo in pieno per sconfiggerlo si sbagliavano di grosso, infatti, pulendosi il leggero sangue che gli usciva dalla bocca, Ener dichiarò con un sorriso maligno in volto “Così anche tu puoi colpirmi… grosso sbaglio, per questo affronto non avrò alcuna pietà di te!!”
”Non mi fai paura, Kienzan!” cercando di cogliere il momento favorevole che stava vivendo, C-18 caricò il suo cerchio tagliente sollevando sopra la testa il braccio destro e, appena fu pronto, lo lanciò velocemente contro di lui.
Tuttavia… “Kari!” sfruttando questa mossa, il Dio creò intorno a sé una barriera elettrica che riuscì a difenderlo dal colpo avversario, il quale si annullò totalmente entrando in contatto con essa.
“Cosa…” la bionda c’era rimasta di sasso davanti a quella tecnica, in quanto non si sarebbe mai aspettata una contromossa del genere.
“E ora prendi questo. Scarica elettrica da 20 milioni di volt!!” e, ancora una volta, il possessore del Frutto Rombo Rombo caricò un fulmine sulla mano destra e lo sparò sotto forma di raggio cilindrico dritto contro la donna.
Purtroppo lei aveva capito che era troppo veloce per essere schivato, e proprio per questo decise di ricorrere ad un'altra tecnica “Barriera!!” e infatti, alzando la difesa di Ki intorno a sé, riuscì a parare e ad annullare l’attacco del nemico.
Soltanto che, appena la ebbe annullata… “Dov’è finito?” il suo avversario era sparito nel nulla, dove era andato a cacciarsi?
La risposta gli arrivò dal basso, visto che… “ATTENTA, E’ DIETRO DI TE!!” cercò di gridarle Crilin con tutta la forza che aveva in corpo.
Non appena lo ebbe sentito, C-18 si spaventò terribilmente e si voltò subito… per vedere Ener ad un centimetro da lei puntarle la mano destra dritta sul petto con un sorriso diabolico in volto “Addio… trenta milioni di volt!!” una potentissima scarica elettrica investì in pieno il corpo della povera donna che gridò disperata per il dolore che stava provando: essendo un Cyborg una carica tanto potente era difficile da sopportare per lei!
“MAMMA!!!” gridò Marron con le lacrime agli occhi nel vedere la madre colpita così duramente, e anche il terrestre sembrava veramente terrorizzato da quella visione.
Al termine del colpo, la povera C-18 abbrustolita cadde al suolo dritta ai piedi dei suoi familiari con gli occhi che erano privi delle pupille, si vedeva che aveva subito tutto il colpo “Mamma! Mamma! Come ti ha ridotto!” le disse la figlia piangendo e inginocchiandosi ai suoi piedi per sincerarsi delle sue condizioni.
“Due minuti esatti. Tranquilli, non l’ho colpita mortalmente… solo quel che serve per metterla fuori combattimento!” dichiarò Ener tornando a terra e poggiandosi il bastone sulla spalla destra mantenendo il suo sorrisetto fisso sul volto.
La bionda, ancora cosciente nonostante l’attacco appena subito, cercò di rialzarsi per continuare a combattere… ma ben presto si accorse di una terribile verità “N-Non riesco a m-muovermi…” per qualche strana ragione si sentiva immobilizzata… cosa le era successo?
Fu presto detto, visto che il Dio le disse “La mia scarica elettrica ha mandato in corto circuito le parti meccaniche del tuo corpo… che a quanto pare hanno provocato una reazione a catena che ti ha bloccata definitivamente a terra!”
Maledizione! Quello che temeva era successo: era stata colpita e l’essere una Cyborg l’aveva paralizzata… e ora cosa poteva fare? Non sarebbe riuscita neanche a ribellarsi al rapimento *O-Oh no, è-è la fine…*
Tuttavia il marito, non sopportando di vedere la moglie ridotta in quello pessimo stato, si fece avanti immediatamente con occhi carichi di odio e, puntando il dito contro il possessore del Frutto Rombo Rombo, dichiarò “BASTARDO! QUESTA ME LA PAGHI! DA ADESSO SARO’ IO IL TUO AVVERSARIO!!” era determinato più che mai a vendicare l’amata, e visto che sapeva come contrastarlo non si fece problemi a sfidarlo al posto di C-18.
Lei, nonostante non riuscisse a muoversi, riuscì comunque a dire debolmente “N-No, non f-farlo, ti p-prego…” anche Marron era davvero preoccupata per la sorte del padre se si fosse veramente sfidato con lui…
Ma ormai aveva deciso e non intendeva cambiare idea “Mi spiace, ma quel maledetto ha osato alzare le mani sulla mia famiglia… e per questo non lo perdonerò mai e poi mai!!”
Ener, per nulla spaventato dalla sfida che gli era stata lanciata, dichiarò sorridendo quasi sarcasticamente “Un nanetto come te che osa sfidare un Dio come me? Come vuoi, la pelle è tua!” e, mettendosi in posizione da combattimento, si preparò ad uccidere quel ridicolo mortale e a portarsi via la reincarnazione di Mana… peccato solamente che un piccolo imprevisto stava per mandare all’aria i suoi piani!!
Difatti, all’improvviso, il terrestre cominciò a notare qualcosa che si stava minacciosamente avvicinando a loro “Ehi, ma quelli cosa sono?” degli strani puntini nel cielo si stavano avviando sull’isola… e soltanto quando furono abbastanza vicino si riuscirono a distinguere… come le macchine che Zero aveva utilizzato per catturare Son Goku!!
Loro però ovviamente non lo sapevano, e infatti Marron chiese “Oh no, altri pericoli. Cosa sono quei robot?”
“Non lo so…” fu l’unica cosa che disse Crilin stringendo i pugni, ci mancavano soltanto dei nemici in più, inoltre era anche convinto che fossero stati chiamati da Ener per aiutarlo in caso di necessità…
Ma in realtà non era affatto così!! Infatti persino la divinità non sembrava conoscerli “E ora che diamine di affari sono questi?” chiese infatti l’uomo mentre i piccoli robot dalla forma sferica e con solo due braccia meccaniche continuavano ad avanzare inesorabilmente verso di loro…

“E quello chi diavolo è?”
Mentre ormai le sue creazioni avevano raggiunto la Kame House, Zero, che stava osservando tutto nella sala principale della sua stazione spaziale seduto sul suo trono (infatti la finestra enorme davanti a sé era diventato uno schermo gigante), aveva notato la presenza del Dio sull’isola… e si stava chiedendo chi diamine fosse.
Fu il computer della sua nave a rispondergli “Ho fatto qualche ricerca utilizzando il database che mi hai fornito: sembra trattarsi di Ener, un essere proveniente dall’Universo di Luffycle che possiede il potere del fulmine!”
Del fulmine? Ahia, allora avrebbe potuto mandare in corto circuito le sue creazioni… oppure no? Il Turner sembrava convinto di questo “Tsk può sparare tutte le saette che vuole, i miei robot sono stati costruiti per resistere a tutto, anche all’elettricità!”
“Il problema maggiore non è il suo potere… ma il motivo per cui si trova là. Sospetto che voglia catturare Mana proprio come noi!!” fu ciò che suppose il computer della stazione spaziale a quel punto…
E naturalmente la notizia non piacque per niente all’uomo, il quale strinse infatti i pugni dalla rabbia: come si permetteva quel tipo di precederlo? “Sapevo che sarei dovuto venire a rapirla ieri sera e non stamattina… pazienza, vorrà dire che le mie macchine avranno un avversario in più! Kate, ordina ai miei robot di attaccare il Discendente della Luce e quell’Ener: se è una battaglia che vuole… l’avrà!!”
“Come vuoi tu, Zero!” fu l’unica cosa che rispose la voce del computer che riecheggiava in tutta la stanza e che sembrava addirittura avere un nome…

E infatti, proprio come era stato ordinato dall’uomo coi capelli argentati, i robot cominciarono a scagliarsi direttamente verso il possessore del Frutto Rombo Rombo allungando i loro artigli nella speranza di colpirlo.
“Quindi ce l’hanno con me questi cosi…” fu ciò che disse il Dio mentre gli attacchi delle macchine lo passavano da parte a parte in qualità di Rogia e per cui intoccabile “Beh… come volete! Vi sistemerò in poco tempo!”
Così, sapendo che anche quelli erano robot e per cui potevano andare in corto circuito a causa delle scariche elettriche, ne caricò una da 500.000 volt sul palmo della sua mano destra e la sparò dritta contro di loro sotto forma di un raggio cilindrico proprio come aveva fatto in precedenza durante l’incontro con C-18.
Le macchine vennero travolte in pieno dalla mossa avversaria… tuttavia, a differenza di ciò che pensava Ener, riuscirono a resistere ai suoi attacchi composti da fulmini!! Certo, qualche piccola scintilla ce l’avevano intorno ai propri circuiti, ma erano ancora in grado di muoversi ed attaccare!!
Questo all’uomo ricordò una cosa avvenuta 12 anni fa “Anche il mio precedente esercito di robot era in grado di resistere ai miei attacchi, molto interessante… però non ho tempo da perdere contro di voi: devo catturare quella donna immediatamente, per cui vedete di sparire dalla mia vista!!”
Così, utilizzando la tecnica chiamata 30.000.000 volt Uccello Saetta Hino, colpì col suo bastone uno dei tamburi che aveva attaccato alla schiena ed evocò un uccello elettrico da 30 milioni di volt che si abbatté sulle macchine di Zero inesorabilmente.
Questa volta non riuscirono a resistere all’enorme voltaggio utilizzato in quella mossa e, dopo aver arrancato in volo per qualche momento, caddero a terra a causa di un corto circuito generato dalla mossa di Ener “Sistemati!”
L’uomo si convinse che ormai li aveva sistemati tutti per bene… ma non era così, perché quell’esercito di macchine era composto da centinaia di quei così, e lui ne aveva fatti fuori soltanto una ventina, altri quaranta infatti lo circondarono immediatamente pronti ad attaccarlo per vendicare i propri compagni caduti.
Il Dio stava cominciando a stufarsi di quella situazione “Siete davvero irritanti stupidi robot… non posso perdere tempo prezioso con voi, per cui preparatevi perché vi sistemerò in un colpo solo!” e, sollevando il bastone al cielo, il suo corpo cominciò ad essere invaso da delle saette mentre gli esseri meccanici allungavano le proprie braccia e spiegavano gli artigli nel tentativo di colpirlo.
Nello stesso momento le altre macchine stavano concentrando le proprie forze verso l’altro obiettivo designato da Zero, ossia la povera C-18 che non si era ancora ripresa dalla scarica che gli era stata data da Ener e aveva ancora le parti meccaniche in corto circuito; gli sgherri del Turner immediatamente si lanciarono verso di lei facendo esattamente la stessa cosa che stavano facendo i propri compagni contro il malvagio.
“Ci stanno attaccando!!” fu il grido di Marron che era inginocchiata vicino alla madre e aveva veramente paura di cosa potesse accadere.
La Cyborg invece tentò in tutti i modi di alzarsi in piedi, ma purtroppo non ci riusciva ancora *Dannazione, se solo potessi muovermi…*
Per loro fortuna intervenne tempestivamente Crilin il quale, posizionandosi davanti alla moglie e alla figlia a modi scudo, cominciò a sparare dei Ki Blast dritti contro le macchine colpendole in pieno e generando un enorme polverone “Questo dovrebbe sistemarli!” già… peccato solo che, come già dimostrato al Palazzo di Dio, quei robot erano davvero molto resistenti!!
Infatti fuoriuscirono dalla polvere perfettamente integri proseguendo l’azione che avevano iniziato prima “Neanche un graffio?!” naturalmente il terrestre ci rimase di sasso nel vedere questa cosa: se i suoi colpi non li scalfivano nemmeno come poteva sperare di batterli?
Per questo decise di fare un azione per lo più disperata anche se vigliacchia… ma in quel momento doveva salvaguardare l’incolumità della sua famiglia, e davanti ad una situazione tanto disperata, decise di scappare *Non ho scelta, se rimango a combattere da solo… potrei non farcela!!*
Così, dirigendosi verso la moglie e la figlia, gridò a Marron “Presto, aggrappati al mio collo!!” la ragazza, anche se non aveva capito molto bene il perché doveva farlo, decise comunque di dare retta al padre e, mentre si attaccava a lui, il migliore amico di Goku prese in braccio la Cyborg e, con entrambe vicino a sé, si librò in aria e volò via più velocemente che poteva!!
Doveva abbandonare quel campo di battaglia prima che si accorgessero della loro fuga… ma aveva fatto i conti senza il Mantra di Ener, che percepì i loro movimenti immediatamente “Cercate di scappare eh? Poveri illusi…” e, nonostante stesse combattendo contro le macchine di Zero, concentrò le sue energie per evitare la fuga del suo obiettivo caricando una scossa elettrica da 50.000.000 di volt e sparandolo sotto forma di raggio cilindrico contro il terrestre prima che si allontanasse troppo…
Ma non aveva previsto che i robot, che avevano come obiettivo anche lui, si mettessero in mezzo nel tentativo di attaccare l’uomo subendo così in pieno il colpo e salvando inconsapevolmente Crilin “Maledizione, stupide macchine…” fu ciò che disse l’uomo digrignando i denti mentre vedeva il migliore amico di Goku allontanarsi e gli sgherri del Turner che aveva colpito cadere a terra a causa di un corto circuito.

Allontanatosi a sufficienza dalla Kame House, il terrestre continuava il suo volo con sulla schiena la figlia e in braccio la moglie che non poteva muoversi… adesso la priorità assoluta era curare C-18 assolutamente, e sapeva perfettamente dove doveva andare…
Intanto Marron, guardando dietro di sé, domandò al padre “E Muten? L’abbiamo lasciato là!” ”Non preoccuparti, sa badare a se stesso, adesso dobbiamo pensare a portare tua madre alla Capsule Corporation!!” gli rispose Crilin che a quanto pare aveva deciso di andare alla Città dell’Ovest.
“Ma perché? Non basta un Senzu per aiutare la mamma?” in effetti la domanda della ragazza era più che legittima…
Però c’era un motivo se non andavano a prenderlo “Purtroppo i Senzu curano solo le ferite corporali e non i corto circuiti, per questo sto andando da Bulma: solo lei può riportare C-18 in sesto anche per quanto riguarda la parte meccanica!”
Sentendosi tirata in causa, la donna, che riusciva a muovere soltanto la bocca e anche molto debolmente, cercò di ringraziare il marito per averla tirata fuori dalla situazione da cui erano appena scampati “C-Crilin… g-grazie per a-avermi s-salvata…” disse infatti cercando di abbozzare un debole sorriso.
Lui, sorridendo felicemente in ricambio alla moglie, le rispose “Non preoccuparti, adesso pensa solo a rimetterti in sesto!” ma anche se fuori si mostrava tranquillo, dentro di sé era molto preoccupato perché aveva capito che quei robot erano stati inviati per catturare la Cyborg e al tempo stesso neutralizzare l’altro “rapitore”… di conseguenza ben due persone stavano dando la caccia alla bionda… ma perché? Che cosa volevano da lei? *Questa situazione non mi piace…*
Con mille dubbi per la testa, il terrestre proseguì la sua avanzata insieme alla sua famiglia diretto alla Capsule Corporation per consegnare C-18 nelle mani di Bulma, la quale avrebbe saputo ripararla…

Il tutto mentre Ener stava osservando il punto in cui il suo obiettivo era sparito all’orizzonte: avrebbe potuto gettarsi al suo inseguimento senza perdere tempo, ma quelle macchine gli impedivano qualsiasi attacco, senza contare che i robot non potevano neanche loro volare verso il terrestre e sua moglie in quanto erano andati ormai troppo lontani per loro…
“Mi sono sfuggiti… pazienza, ho comunque scoperto che qualcun altro sta dando la caccia alle reincarnazioni dei Discendenti della Luce, mi ritengo comunque soddisfatto!” e, con un sorrisino sul volto per non aver fallito del tutto, creò un varco oscuro davanti a sé e vi sparì al suo interno davanti agli sgherri di Zero che osservarono anche il corridoio dell’oscurità sparire appena il Dio fu entrato al suo interno.

Nello stesso momento, all’interno della stazione spaziale del Turner, quest’ultimo era ancora seduto sul suo trono… ed era tutto fuorché felice di quello che era appena accaduto “Lurido idiota, per causa sua la mia preda è scappata!!”
“Non abbatterti, non potevamo prevedere che qualcun altro fosse alla ricerca dei Cavalieri della Speranza come noi…” cercò di rincuorarlo il computer della nave che abbiamo scoperto chiamarsi Kate.
Lui però, chiudendo gli occhi e abbassando la testa, gli rispose “Però, se fossimo andati ieri sera a prenderla, a quest’ora sarebbe già nelle mie mani!” non concordava con lei in quanto aveva sbagliato i tempi e aveva sottovaluto la situazione… senza contare che i suoi robot si erano dimostrati inefficaci contro i fulmini a determinati volt quando lui pensava di averli resi indistruttibili…
In quell’istante però… “Ti avevo avvertito che avresti dovuto mandare me!” esclamò all’improvviso qualcuno che si trovava all’entrata della stanza posta dietro al piedistallo situato al centro della sala, purtroppo il buio del corridoio a causa delle luci spente ci impediva di capire chi fosse “Se l’avessi fatto, adesso avremmo catturato anche Mana, ma tu come sempre vuoi fare di testa tua!” sembrava quasi starlo rimproverando…
E questo non fu gradito per niente a Zero, che voltò il trono verso di lui e, osservandolo con occhi severi, gli disse “Ti ricordo che qui il capo sono io, per cui decido io cosa fare. Tu limitati a portare a termine le missioni che ti affido, chiaro?”
”Tsk come vuoi, ma la prossima volta vedi di stare più attento e di calcolare bene i tempi!” dopo aver detto questo, il misterioso individuo voltò le spalle e si incamminò nel corridoio della stazione spaziale sparendo dalla vista del Turner.
Appena se ne fu andato, Kate aggiornò il suo superiore sullo stato dei robot “Purtroppo le macchine inviate alla Kame House sono state danneggiate a causa dei fulmini di Ener, vanno riparati assolutamente!”
”Ci vorrà tutto il giorno… pazienza, riprenderò la caccia domani, richiamali a me immediatamente e ordina a chi è ancora integro di trasportare quelli in corto circuito!”
”Subito!” dopo aver detto questo, il computer si spense per comunicare ai robot gli ordini del loro padrone.
Zero invece, voltando di nuovo il trono verso l’enorme finestra per guardare lo spazio aperto (la visiera delle macchine era stata spenta), ripensò all’obiettivo della sua missione… e al fatto che ora anche altri si erano aggiunti alla caccia dei Cavalieri della Speranza, una brutta notizia per lui… ma non avrebbe mollato comunque, era deciso più che mai a portare a termine il suo progetto il prima possibile “Non mi importa quanti cercheranno di catturarli, nessuno mi impedirà di compiere il mio piano… NESSUNO!!!”

Eventi Principali[]

  • Dragon viene avvertito da Ivankov ed Inazuma di ciò che è successo ad Amazon Lily e ordina ai Rivoluzionari di avvertirlo al minimo segno di pericolo.
  • Viene rivelato che Gaara, Margaret e Hancock sono partiti insieme al misterioso individuo.
  • Ener attacca la Kame House per catturare C-18 e sconfigge la Cyborg mandandogli in corto circuito le parti meccaniche con un fulmine.
  • Subito dopo giungono i robot di Zero per rapire la donna ed entrano in conflitto con Ener permettendo a Crilin di andarsene dall’isola insieme a C-18 e Marron.
  • Mentre Crilin decide di portare la moglie alla Capsule Corporation, Ener se ne va via e viene rivelato che Zero ha un complice e che il computer della sua Stazione Spaziale si chiama Kate.

Debutti[]

Ener

Kate

Personaggi Apparsi[]

Monkey D. Dragon

Sengoku

Emporio Ivankov

Inazuma

Crilin

C-18

Marron

Ener

Zero Turner

Kate

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